giovedì 29 maggio 2014

"Avrete forza nello Spirito Santo" domenica 1 giugno 14

Ascensione del Signore - Solennità DOMENICA 1 GIUGNO Avviso importante D’ora innanzi io scriverò un commento molto breve, con le linee essenziali della mia riflessione, che sarà premessa ai testi. Ve lo manderò, ma sarà postato anche su Facebook, sia sul diario sia sulla mia pagina. Poi sulla rete ci sono alcuni siti veramente belli, con commenti di grande qualità. A questi vi rimando, se volete avere commenti più ampi. Vi segnalo per il rito ambrosiano: 1. Chiesa di Milano, prepariamo la domenica 2. Qumran rito ambrosiano commenti di don Raffaello Ciccone. Per il rito romano: Qumran commenti 1. Ermes Ronchi e 2. Ferdinando Armellini. Quindi se qualche volta non ricevete il mio invio o nei periodi di vacanza, andate a cercare questi siti. COMMENTO VALIDO PER IL RITO ROMANO E QUELLO AMBROSIANO «A¬vrete forza dallo Spirito Santo» (prima lettura) Forza per vivere, energia per andare e ancora anda¬re, potenza per nuove na¬scite: la mia vita dipende da una fonte che non viene mai meno; la mia esistenza è attraversata da una forza più grande di me, che non si esaurirà mai e che fa la vi¬ta più forte delle sue ferite . È il flusso di vita di Cristo, che viene come forza a¬scensionale verso più lumi¬nosa vita, che mi fa cresce¬re a più libertà, a più con¬sapevolezza, a più amore, fonte di nuove nascite per altri. L'Ascensione è una festa difficile: come si può far fe¬sta per uno che se ne va? Il Signore non è andato in u¬na zona lontana del cosmo, ma nel profondo, non oltre le nubi ma oltre le forme: se prima era insieme con i di¬scepoli, ora sarà dentro di loro. Sarò con voi tutti i gior¬ni, fino alla fine del tempo. Il mio cristianesimo è la certezza forte e inebriante che in tutti i giorni, in tutte le cose Cristo è presente, forza di ascensione del co¬smo. Ascensione non è un per¬corso cosmico geografico ma è la navigazione spaziale del cuore che ti conduce dalla chiusura in te all'amore che abbraccia l'universo (Bene¬detto XVI). Gesù lascia sulla terra il quasi niente: un gruppetto di uomini impauriti e con¬fusi, che dubitano ancora, sottolineano Matteo e Luca; un pic¬colo nucleo di donne co¬raggiose e fedeli. E a loro che dubitano anco¬ra, a noi, alle nostre paure e infedeltà, affida il mondo. Li spinge a pensare in gran¬de, a guardare lontano: il mondo è vostro. Gesù se ne va con un atto di enorme fiducia nell'uo¬mo. Ha fiducia in me, più di quanta ne abbia io stesso. Sa che riuscirò a essere lie¬vito e forse perfino fuoco; a contagiare di Spirito e di na¬scite chi mi è affidato. Ascensione è la festa del no¬stro destino - solo il Cri¬stianesimo ha osato collo¬care un corpo d'uomo nella profondità di Dio (Romano Guardini) - che si intreccia con la nostra missione: «Battezzate e insegnate a vi¬vere ciò che ho comandato». «Battezzare» non significa versare un po' d'acqua sul capo delle persone, ma im¬mergere! Immergete ogni uomo in Dio, fatelo entrare, che si lasci sommergere dentro la vita di Dio, in quella linfa vitale. Insegnate a osservare. Che cosa ha comandato Cristo, se non l'amore? Il suo co¬mando è: immergete l'uo¬mo in Dio e insegnategli ad amare. A lasciarsi amare, prima, e poi a donare amo¬re. Qui è tutto il Vangelo, tutto l'uomo. Fate questo, donando speranza e amo¬revolezza a tutte le creatu¬re, tutti i giorni, in tutti gli incontri. LETTURA Lettura degli Atti degli Apostoli 1, 6-13a In quei giorni. Quelli che erano con lui domandavano a Gesù: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra». Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in giorno di sabato. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, dove erano soliti riunirsi. SALMO Sal 46 (47) ® Ascende il Signore tra canti di gioia. oppure ® Alleluia, alleluia, alleluia. Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia, perché terribile è il Signore, l’Altissimo, grande re su tutta la terra. ® Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba. Cantate inni a Dio, cantate inni, cantate inni al nostro re, cantate inni. ® Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte. Dio regna sulle genti, Dio siede sul suo trono santo. ® EPISTOLA Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 4, 7-13 Fratelli, a ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Per questo è detto: / «Asceso in alto, ha portato con sé prigionieri, / ha distribuito doni agli uomini». Ma cosa significa che ascese, se non che prima era disceso quaggiù sulla terra? Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per essere pienezza di tutte le cose. Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo. VANGELO Lettura del Vangelo secondo Luca 24, 36b-53 In quel tempo. Il Signore Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto». Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio. RITO ROMANO Ascensione del Signore (Anno A) Prima Lettura At 1,1-11 Dagli Atti degli Apostoli Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo. Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo». Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra». Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». Salmo responsoriale (Sal 46) Ascende il Signore tra canti di gioia. Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia, perché terribile è il Signore, l’Altissimo, grande re su tutta la terra. Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba. Cantate inni a Dio, cantate inni, cantate inni al nostro re, cantate inni. Perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte. Dio regna sulle genti, Dio siede sul suo trono santo. Seconda Lettura Ef 1,17-23 Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore. Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogni Forza e Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro. Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose. Acclamazione al Vangelo (Mt 28,19.20) Alleluia, alleluia. Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Alleluia. Vangelo: Mt 28,16-20 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».