mercoledì 12 gennaio 2011

Vangelo di Domenica 16 Gennaio 2011 e Pellegrinaggio in Terra Santa

II DOPO L'EPIFANIA

LETTURA
Numeri 20, 2. 6-13

In quei giorni. Mancava l’acqua per la comunità: ci fu un assembramento contro Mosè e contro Aronne. Allora Mosè e Aronne si allontanarono dall’assemblea per recarsi all’ingresso della tenda del convegno; si prostrarono con la faccia a terra e la gloria del Signore apparve loro. Il Signore parlò a Mosè dicendo: «Prendi il bastone; tu e tuo fratello Aronne convocate la comunità e parlate alla roccia sotto i loro occhi, ed essa darà la sua acqua; tu farai uscire per loro l’acqua dalla roccia e darai da bere alla comunità e al loro bestiame». Mosè dunque prese il bastone che era davanti al Signore, come il Signore gli aveva ordinato. Mosè e Aronne radunarono l’assemblea davanti alla roccia e Mosè disse loro: «Ascoltate, o ribelli: vi faremo noi forse uscire acqua da questa roccia?». Mosè alzò la mano, percosse la roccia con il bastone due volte e ne uscì acqua in abbondanza; ne bevvero la comunità e il bestiame. Ma il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Poiché non avete creduto in me, in modo che manifestassi la mia santità agli occhi degli Israeliti, voi non introdurrete quest’assemblea nella terra che io le do». Queste sono le acque di Merìba, dove gli Israeliti litigarono con il Signore e dove egli si dimostrò santo in mezzo a loro.

SALMO
Sal 94 (95)

®Noi crediamo, Signore, alla tua parola.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. ®

Entrate: prostràti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
E' lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce. ®

Se ascoltaste oggi la sua voce!
«Non indurite il cuore come a Merìba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere». ®

EPISTOLA
Romani 8, 22-27
Fratelli, sappiamo che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza. Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio.

VANGELO
Giovanni 2, 1-11

In quel tempo. Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Commento

Giovanni, con il miracolo di Cana posto all'inizio del suo Vangelo, per un verso sconcerta
poiché, tra le tante fatiche e dolori che gli uomini vivono, Gesù incomincia i suoi segni,
semplicemente, portando vino agli sposi in una festa di nozze di poveri. Tanto più che è il
primo dei sette "segni" che Giovanni racconta tra i moltissimi che potrebbe raccontare
(20,30) ed è, addirittura, posto ai vertici della gloria di Gesù: "Manifestò la sua gloria e i
suoi discepoli credettero in lui” (2,11).

Per un altro verso suggerisce un significato teologico profondissimo: Gesù porta doni e
rigenerazione al mondo. I magi hanno portato i doni al Bambino, in realtà è il Bambino che porta i suoi doni di vita all’umanità e a ciascuno di noi.

Questo segno è posto alla fine di una settimana, al “settimo giorno”, tenendo presente che
Giovanni inizia tutto il suo Vangelo con "in principio" in perfetto parallelo con il richiamo
dell'inizio del tempo della creazione (Gen 1) e le nozze di Cana corrispondono alla
pienezza e al completamento della creazione (settimo giorno) e quindi al riposo di Dio.

Il testo di Giovanni si presenta carico di richiami, di storia biblica, di anticipazioni, di
progetti, di novità, tanto più che il seguito di questo miracolo, nello stesso capitolo, è
l'anticipazione di un gesto drammatico che tutti gli evangelisti raccontano alla fine della
vita di Gesù e che Giovanni invece colloca qui, all'inizio come seguito delle nozze di
Cana: e cioè la purificazione del tempio e il tentativo di Gesù di scacciare dal tempio i
mercanti (Gv 2,13-22).

In questo caso Giovanni anticipa il significato del racconto del suo Vangelo: Gesù è il
nuovo sposo che porta la gioia a coloro che incontra ed è colui che rigenera la religiosità
del popolo, riconducendolo ad un rapporto coerente e fiducioso con Dio.

Il matrimonio, nella Scrittura, è preso a significato di un rapporto di alleanza profondo e
totale che Dio ha con il suo popolo (Israele è la sposa). Gesù interviene a questo banchetto,
ma manca il vino della gioia. Israele vive questo rapporto, preoccupato del rispetto
cavilloso e angoscioso della legge: manca persino l'acqua perché le giare sono vuote.

Le nozze di Cana rappresentano Israele deluso. Potremmo anche pensare ai mille
banchetti dell’uomo secolarizzato, pieni di cibo e vuoti di gioia.
Tutto si può comprare per riempire la tavola, ma non la gioia, che solo si costruisce con l’amore autentico.

La madre di Gesù, Maria, non ricorre al capotavola, né ai capi religiosi che sono incapaci
di organizzare una vera festa. Maria manifesta la novità necessaria della discepola e
riconosce in Gesù il Messia, ripone in lui la speranza, fa presente la situazione, pur
attraverso un atteggiamento che prende le distanze: "Non hanno più vino" e non "non
abbiamo vino". Maria capisce che ci sono le grandi carenze di Israele e solo Gesù può
porre rimedio.

Ricorre a Gesù. "Non è ancora l'ora", dice Gesù. L'ora di Gesù è la morte, il momento del
capovolgimento totale, dell'amore pieno che cambia il mondo. Anche allora sarà presente
"la donna" (19,25): Maria.
E se anche non è ancora giunta la sua ora, la fede di Maria, custode della fedeltà con Dio
come la fede della sua futura comunità, è capace di “costringerlo” ad iniziare i segni nuovi di
Dio.
Dio accetta di “cambiare” la sua volontà di fronte alle nostre giuste invocazioni.
Ora Maria invita a fare quello che Gesù comanda, Ella non sa il futuro, ma è disposta a
seguire e a far seguire Gesù ovunque.

Le giare di pietra ricordano la legge, vuote come il vecchio patto, ma anche il nostro cuore quando lontano da Gesù vive la tragica incapacità di amare;
"per la purificazione.."indica che gli ebrei sono consapevoli della propria indegnità; e infine le giare sono 6, un numero imperfetto. Sarà Gesù a riempire di gioia, e mentre l'acqua scorre sul corpo, il vino entra nel corpo e dà pienezza e amore (il simbolo del vino nel Cantico dei Cantici: 1,2;
7,10; 8,2).

Gesù è presente, praticamente, alla fine della festa (le feste del matrimonio duravano 7
giorni) e regala una gran quantità di vino (500 o 600 litri).
Siamo solo all’inizio, ma Gesù si prepara ad annunciare la novità del Padre e quindi a
passare da questo mondo al Padre (13,1), dando l'acqua nuova che zampilla per la vita
eterna (4,14), che scaturisce dal suo costato (19,34) insieme al sangue: acqua della vita e
sangue di amore.

La religiosità che Gesù vuole proporre, allora, non è tradizione vuota, ma è consapevolezza di speranza, è accoglienza coraggiosa, è attenzione ai bisogni veri delle persone, è coraggio di osare,
è novità per tutti coloro che sono rassegnati e delusi. Siamo chiamati a vivere una fede come quella di Maria alle nozze di Cana.

Agrate Brianza, 21 dicembre 2010


GRUPPO AMICI DI DON MICHELE

FURATO – INVERUNO - LIUC

PELLEGRINAGGIO IN TERRASANTA

CON PETRA

dal 16 al 23 Agosto 2011

8 Giorni – 7 Notti

Il pellegrinaggio si rivolge sia a chi non è ancora stato in Terra Santa, sia a chi ha già fatto questa meravigliosa esperienza. Infatti l’itinerario classico è arricchito con visite che ci permetteranno di conoscere meglio la cultura ebraica (Safed, Herodion; Museo di Israele, s. Giovanni d’Acri). Petra poi è una perla che dà grande valore culturale al percorso. Ma le mete principali restano i luoghi santi che saranno visitati con la calma necessaria e la conoscenza dell’intero vangelo di Marco, che costituirà la spina dorsale delle nostre riflessioni.

n. b. Anche se c’è tempo per formalizzare l’iscrizione, fatemi sapere presto (entro fine febbraio) la vostra di intenzione di partecipare.



Volo di linea da Milano Malpensa

Operativo voli: (indicativo)

andata: Malpensa – Tel Aviv h 08,00 – 12,50

ritorno: Tel Aviv – Malpensa h 22,30 – 01,45

QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE Euro 1.375,00 Min. 40 persone

Euro 1.390,00 Min. 30 persone

SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA Euro 300,00

La quota individuale di partecipazione comprende:

· volo di linea a/r Milano-Tel Aviv in classe economica

· tasse aeroportuali (in vigore ad oggi circa 35,00 euro)

· sistemazione in hotels 4 stelle in camere doppie con servizi privati:

· trattamento di pensione completa dalla cena del primo giorno al PRANZO dell’ultimo giorno

· tour ed escursioni come da programma con pullman GT privato con aria condizionata

· ingressi come da programma

· guida locale parlante italiano per tutto il tour (una per Israele e una per la Giordania)

· tasse in ingresso e uscita dalla Giordania;

· assicurazione medico-bagaglio 24 ore su 24 “NAVALE S.O.S.”

· copertura annullamento viaggio per motivi di malattia o infortunio con franchigia del 10% (pari ad euro 30,00) – vd. Condizioni.

· omaggio e libro preghiere ad ogni partecipante

La quota individuale di partecipazione non comprende:

· Mance (obbligatorie euro 35,00) bevande ed extra di carattere personale; tutto quanto non espressamente indicato ne “la quota individuale di partecipazione comprende”.

Note generali:

· per questo viaggio è necessario il Passaporto in corso di validità con scadenza non inferiore a 6 mesi rispetto la data di partenza

· un mese prima della partenza verranno richiesti per ogni partecipante i seguenti dati:

Nome – cognome – data di nascita – nr. Passaporto – data scadenza

· per le persone che non hanno la cittadinanza italiana preghiamo accertarsi circa i documenti necessari per poter effettuare questo viaggio

· nessun rimborso compete a chi si dovesse presentare alla partenza senza i documenti necessari per il viaggio o con documento scaduto

Condizioni di pagamento:

ACCONTO euro 300,00 entro il 10 maggio 2011

tramite bonifico bancario all’Agenzia GEAWAY di Agrate Brianza – codice IBAN

IT34V0351232390000000002131

causale “Acconto Pellegrinaggio in Terra Santa 16 – 23 agosto

+ cognome e nome dei partecipanti”

SALDO entro il 10 luglio 2011

tramite bonifico bancario all’Agenzia GEAWAY di Agrate Brianza – codice IBAN

IT34V0351232390000000002131 – causale “Saldo Pellegrinaggio in Terra Santa 16 – 23 agosto

+ cognome e nome dei partecipanti”

PELLEGRINAGGIO IN TERRASANTA

“con Petra”

8 giorni / 7 notti

1° Giorno: MILANO – TEL AVIV - PETRA

Riunione dei Signori Partecipanti all'aeroporto di Milano Malpensa. Operazioni di imbarco e partenza con volo di linea per Tel Aviv (snack a bordo). Arrivo e partenza per il confine giordano. Formalità di frontiera e arrivo a Petra. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.

2° Giorno: PETRA – MONTE NEBO – NAZARETH

Pensione completa. Visita di Petra e del sito archeologico. Nel pomeriggio visita al Monte Nebo, dove Mosè vide per la prima volta la Terra Promessa. Vista ai resti della Chiesa e del Monastero, decorati con bellissimi mosaici bizantini. Celebrazione. Al termine formalità di frontiera e rientro in Israele. Partenza per Nazareth. Sistemazione in hotel.

3° giorno - NAZARETH – Escursione MONTE TABOR e AKKO

Pensione completa. In mattinata visita a Nazareth e Basilica dell’Annunciazione. S. Messa. Proseguimento con la salita in taxi al Monte Tabor. Nel pomeriggio visita di Akko (San Giovanni d'Acri) con la cittadella fortificata. Rientro in hotel.

4° giorno - NAZARETH – Escursione BANYAS e CAFARNAO e TABGHA

Pensione completa. In mattinata partenza per Banyas in alta Galilea alle fonti del Giordano. Rinnovo delle promessi battesimali. Rientro con sosta a Safed. Visita a Cafarnao con la casa e Chiesa di San Pietro a Tabgha e Chiesa del Primato di Pietro. Celebrazione. Rientro in hotel.

5° Giorno: NAZARETH – BETLEMME – MUSEO DELL'OLOCAUSTO - GERUSALEMME

Pensione completa. Partenza per Betlemme visita al Campo dei Pastori, Basilica e Grotta della Natività (Santa Messa) e Herodion. Proseguimento per la visita al museo dell'Olocasuto Yad Vashem. Al termine Ingresso a Gerusalemme e primo sguardo alla Città Santa. Sistemazione in hotel.

6° giorno GERUSALEMME

Pensione completa. Visita al Monte degli Ulivi: Dominus Flevit, il cimitero ebraico; Chiesa e giardino del Getsemani, Tomba di Maria e Piscina di Siloe. Nel pomeriggio visita al Cenacolo e S.Pietro in Gallicantu. Chiesa di San Anna e Piscina Probatica, Via Dolorosa con termine al Santo Sepolcro. S.Messa. Rientro in hotel.

giorno GERUSALEMME

Pensione completa. Visita al Museo del Libro. Trasferimento ad Ein Karem per la visita al Santuario della Visitazione. S.Messa. Discesa nella depressione del Giordano. Visita a Gerico e al Monte delle Tentazioni. Nel pomeriggio visita agli scavi di Qumran e sosta sulle rive del Mar Morto. Rientro in hotel.

8° Giorno: GERUSALEMME – TEL AVIV – MILANO

Prima colazione. Mattinata dedicata alle ultime visite di Gerusalemme. Ultima visita al Santo Sepolcro. Proseguimento per il Quartiere ebraico, Muro del Pianto con Spianata del Tempio e agli scavi del Muro. Pranzo. S.Messa ad Emmaus/Abu Gosh. Trasferimento in aeroporto in tempo utile. Partenza con volo di linea per Milano Malpensa.

nb.

L'ordine delle visite potrebbe subire modifiche senza nulla togliere a quanto previsto

Visita al Tunnel sotto le Mura Erodiane a Gerusalemme da prenotare in base alla disponibilità.

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